1996
Nasce Ismacolor S.r.l., come proseguimento della ISMA di Mario Mancini, ditta individuale operativa dal 1991 nell’attività di realizzazione di impianti stampa tradizionali.
Partiamo come service fotolito con 4 postazioni Macintosh, uno scanner tamburo Screen 1045 e una fotounità all’avanguardia in quegli anni.
1998
Il parco macchine si espande con l’arrivo del server KPG, che contribuisce ad aumentare la qualità e la velocità di realizzazione dei lavori.
2000
Il CTP Creo VLF formato 100×140, che consente di portare ai propri clienti l’innovazione delle lastre offset digitali, arricchisce la nostra offerta e la nostra tecnologia.
2003
Dopo essere stata tra i primi a introdurre il sistema Computer to plate per la prestampa offset, la Ismacolor decide di investire in un settore nuovo: la prestampa flexografica.
Lo fa con il suo solito stile: proponendo soluzioni specifiche e credendo nella formazione e nell’innovazione tecnologica.
Per questo installa l’unico Termoflex CTP Creo per uso flexografico (formato 120×160) presente in tutto il centro Italia, soddisfacendo così le esigenze delle aziende flexografiche locali.
2004
L’acquisto del software Artpro e del RIP Nexus, per la gestione del flusso di lavoro, ci consente di crescere tecnologicamente e di aumentare la produttività riducendo gli scarti e migliorando l’efficienza.
2005/09
Ismacolor continua il proprio trend positivo: vengono aumentate le postazioni Art Pro e vengono acquisite soluzioni innovative come la DuPont Fast, una macchina ecologica a incisione termica che lavora senza l’uso di solventi.
2010
Nasce l’idea di spostare la produzione in un nuovo luogo, più grande e performante in materia di salute, sicurezza e ambiente.
Inizia così la costruzione dello stabilimento di Ostra. L’ampliamento consente di raddoppiare la linea produttiva flexo mediante l’installazione di un nuovo CTP – il “Cyrel Digital Image Spark 5080 CDI” di Esko Artwork e di un distillatore di solvente IST ECOPLUS dotato di serbatoio di stoccaggio.
2011
A luglio la nuova sede di Ostra, dotata di impianti tecnologici all’avanguardia, diventa operativa.
Nel frattempo continua la ricerca e la sperimentazione di tecnologie sempre più efficienti e performanti, con l’obiettivo di eliminare il solvente dal ciclo produttivo.
2013
Ancora un passo avanti: scegliamo la tecnologia di lastre flessografiche Kodak Flexcel NX con il Kodak Flexcel NX Wide Laminator. Immagini più accurate, maggior contrasto e maggior trasporto di inchiostro per un’altissima qualità di stampa.
2014
Per ottimizzare ancora di più i tempi di consegna delle lastre flessografiche, entra in gioco il tavolo da intaglio Konsbeg XN. La sua FlexiHead, consente un taglio preciso e millimetrico. Il file del montaggio digitale della lastre viene inviato al tavolo che, mediante punti di riferimento, taglia il polimero ottimizzato.
2015
L’adozione del nuovo programma Packz, di Hybrid Software, si connette al lavoro già assodato: una tecnologia completamente PDF nativa. Questo nuovo software unisce Il meglio dei software grafici e di pre-press nel formato file riconosciuto in tutto il mondo.
2017
L’arrivo del CTP Flex cell NX Wide-C Imager di Kodak, permette la velocissima e perfetta incisione sia di lastre per offset (con o senza sviluppo) che Till per polimeri con tecnologia NX.
2021
L’azienda avvia una nuova serie di investimenti volti a migliorare l’integrazione tra hardware e softwre spingendo sull’automazione del ciclo produttivo. L’acquisto del software Jobs di Hybrid che consente di migliorare la gestione del flusso di lavoro. Il software dedicato consente infine automatismi nello scambio di informazioni con il cliente che può partecipare come soggetto attivo nell’approvazione delle grafiche e dei lavori.
Il raddoppio della linea di distillo del solvente con un secondo distillatore Roto Eco Plus 202 assicura la continuità del business.
2022
Si aggiunge al parco macchine l’innovativo espositore XPS Crystal 5080. A differenza dei telai UV, che utilizzano lampade a intensità fluttuante, l’unità XPS Crystal sfrutta LED UV che non necessitano di tempo di riscaldamento ed emettono sempre una radiazione costante producendo lastre flessografiche digitali assolutamente uniformi, a prescindere dalla loro tipologia, dai tempi e dal metodo di produzione.
Ciò consente di ridurre i tempi di lavorazione ed il consumo di energia.
2022
L’investimento nella FlexLine Compact 520 che che raggruppa in un’unica linea lavaggio, forno ed espositore. Questa integrazione, compatibile con i criteri di Industria 4.0, permette di ottenere numerosi benefici sia a vantaggio della produttività aziendale con un 20% circa di tempo risparmiato, che per la salute e la sicurezza degli operatori.
La macchina, totalmente a ciclo chiuso, non genera emissioni diffuse nell’ambiente di lavoro e garantisce una maggiore salubrità dell’aria,
Il parco CTP viene potenziato con l’acquisto del CDI Spark 5080 di Esko.
2023
oltre al raddoppio della linea XPS Crystal 5080, si realizza un sogno con l’introduzione del lavaggio ad acqua della AHSAI. L’AWP 4260 PLF impiega la tecnologia con risciacquo ad acqua AWP™ e genera la più piccola impronta di carbonio durante tutto il processo rispetto ad altre tecnologie di sviluppo lastre.